Acropore deep water, le regine degli abissi.

L’articolo di oggi è dedicato a una famiglia di acropore piuttosto particolari, le cosiddette deep water, ossia le acropore che in natura popolano i pendii più profondi del reef e le zone scarsamente illuminate. Voglio chiarire subito che l’allevamento di questi splendidi e rari coralli non è adatto ai principianti e risulta piuttosto complesso, occorre buona conoscenza ed una vasca in grado di ospitarli.

Prima di descrivere in dettaglio le varie specie analizziamo i tratti che le accomunano:

– Prediligono zone di penombra, devono essere collocate al riparo dalla luce diretta ma non completamente in ombra, possibilmente nelle zone più basse della rocciata. Gradiscono una buona corrente, possibilmente di risacca.

– Presentano pochi polipi, di dimensioni ridotte e notevolmente distanziati fra loro, i rami sono sottili, di aspetto liscio, generalmente lunghi svariati centimetri con poche ramificazioni. I coralliti sono piccoli e dall’aspetto a cuspide.

– Le colorazioni sono piuttosto tenui, possono variare tra rosa, azzurro/viola, giallo e verde, presentano spesso fluorescenze molto spiccate, visibili in particolare sotto luce con forte componente blu/attinica. L’illuminazione migliore risultano i neon T5 che garantiscono una copertura piuttosto uniforme e una luce delicata, sconsigliata invece l’HQI, per quanto riguarda i LED si sono registrate reazioni contrastanti.

– La crescita è estremamente lenta e generalmente tabulare, con poche ramificazioni.

– Il tessuto è sottile e delicato, se raffrontato ad esempio alle staghorn, devono essere maneggiate con estrema cura, si sconsiglia la pratica della taleazione in quanto il tessuto impiega molto tempo a rimarginarsi e si rischia di compromettere sia la colonia madre che la talea. Inoltre queste acropore sono indifese contro l’attacco delle turbellarie.

– Beneficiano notevolmente di un apporto alimentare diretto, con prodotti appositi con il Phol’s Coral Vitalizer della Korallen Zucht, l’alimentazione si rende assolutamente necessaria in vasche particolarmente oligotrofiche che ospitino numerosi esemplari di acropore deep water.

Vediamo ora alcune delle specie di acropore di profondità che possiamo trovare facilmente in commercio:

– Acropora Awi: piuttosto diffusa oltreoceano, in Italia è difficile da reperire, presenta rami piuttosto tozzi con una moltitudine di coralliti assiali lunghi circa 1,5 cm e piccoli polipi, ha una forma tipicamente tabulare con colori tenui e sfumati, generalmente il corpo è bianco/azzurro e l’apice dei coralliti di colore lilla/viola

awi

– Acropora Carduus: corallo relativamente raro e ricercato, la sua foma ricorda vagamente una echinata ma diversamente da questa predilige posizioni ombreggiate. La variante più conosciuta e ricercata per la sua bellezza è la Red Dragon che presenta il corpo di un rosa/fuxia piuttosto acceso con crescite bianche o rosa confetto

dragon

– Acropora Caroliniana: una delle acropore di profondità per eccellenza ed una delle prime ad essere allevata con successo in acquario, presenta una crescita spiccatamente tabulare con la maggior parte dei coralliti rivolti verso l’alto. Le colorazioni in genere sono piuttosto anonime fra il grigio e il crema ma esistono esemplari con sfumature azzurre o viola sulla sommità dei coralliti oppure esemplari estremamente rari con una colorazione giallo/verde fluorescente

caroliniana 2

– Acropora Echinata: acropora estremamente diffusa, la cui forma e caratteristiche sono quelle tipiche delle acropore di profondità ma in acquario reagisce molto bene ad una illuminazione intensa, presenta genermalmente un colore blu elettrico o viola, esistono varianti rosa oppure la cosiddetta ice-fire echinata con corpo bianco e punte blu.

– Acropora Efflorescens: acropora tabulare per eccellenza, viene inclusa nelle deep water ma, come l’echinata, accetta di buon grado una illuminazione moderatamente intensa, tipicamente ha colore crema con il bordo interamente viola o blu.

– Acropora Elegans: acropora rarissima, ricercata per il suo aspetto che ricorda un pizzo molto elaborato, la sua crescita è completamente tabulare senza coralliti radiali, in nautra occupa le aree più profonde del reef, il colore è generalmente tendente al marrone con crescite più chiare.

elegans

– Acropora Granulosa: acropora piuttosto diffusa in acquario con un vasto assortimento di colorazioni, il corpo del corallo è bianco o crema con l’apice dei coralliti blu, viola, azzurro oppure rosa. Presenta una crescita piuttosto rapida rispetto ad altre deep water e si adatta piuttosto bene alla luce anche intensa sebbene perda buona parte del proprio colore.

granulosa

– Acropora Lokani: acropora introdotta sul mercato di recente, ha riscosso un buon successo fra gli acquariofili, presenta una forma che ricorda molto la acropora caroliniana ma presenta rami più sottili e distanziati fra loro, la colorazione generalmente è crema o azzurro tenue con coralliti viola

lokani

– Acropora Loripes: acropora molto simile alla granulosa con cui viene spesso confusa, presenta coralliti e rami di sezione maggiore inoltre il colore delle punte generalmente è tendente al violetto o magenta

loripes

– Acropora Multiacuta: acropora piuttosto comune da trovare, presenta una crescita a nido che ricorda vagamente quella delle seriatopore, il colore generalmente è un panna piuttosto anonimo con leggerissime sfumature azzurre, estremamente rara la colorazione giallo fluorescente

multiacuta

– Acropora Suharsonoi: molto diffusa nei negozi, si adatta piuttosto bene alle condizioni in acquario a patto di trovarle una collocazione ben riparata dalla luce diretta e con un ottimo flusso di acqua. Il colore più diffuso è un grigio piuttosto anonimo con punte giallo fluorescente ma si trovano anche esemplari con colori tra il giallo e il verde acido che presentano fluorescenze al limite dell’incredibile. Personalmente alcuni anni fa ho ospitato un esemplare dai toni grigio/verdi con punte tendenti al viola.

suharsonoi

– Acropora Jaquelinae: acropora molto simile alla Multiacuta, si differenzia per i polipi molto più numerosi e lunghi che tiene costantemente estroflessi, la crescita ha un aspetto più ramificato, rimanendo comunque tendente al tabulare.

jaquelinae