Le lampade agli alogenuri metallici sono state le prime ad essere impiegate con successo per l’illuminazione di acquari marini dedicati ai coralli duri. Il loro uso ha permesso ai pionieri dell’acquariofilia di allevare specie via via più delicate ed esigenti, fino ad arrivare alle acropore.

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Le HQI (Hydrargyrum quartz iodide) fanno parte della categoria delle cosiddette lampade a scarica ad alta intensità (HID), il loro funzionamento è piuttosto semplice: un gas ad alta pressione, racchiuso nell’apposita ampolla, viene sottoposto ad una intensa scarica elettrica che ne causa la ionizzazione, con conseguente emissione di fotoni. A questo proposito voglio ricordare che insieme alla luce visibile, il bulbo emette ingenti quantità di raggi UV altamente dannosi per qualsiasi forma di vita (compresi gli esseri umani). Per quanto riguarda le lampade fino a 250 watt è assolutamente necessario che la plafoniera sia dotata di apposito vetro di schermatura, non è necessario invece per i modelli da 400 watt in su e per quelli da 250 watt con attacco filettato e40, tali lampade sono provviste di apposita copertura in vetro anti-UV.

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Le lampade HQI necessitano di un sistema di accensione (ballast), i primi modelli cosiddetti ferromagnetici, erano composti da reattore, accenditore e condensatore. Oggi il mercato offre ballast elettronici con caratteristiche nettamente superiori ai predecessori, accensione rapida senza sfarfallio, minori consumi, maggiore resa e stabilità di emissione.

Negli ultimi tempi, complice la rapida ascesa dei LED di potenza, le HQI hanno subito una forte battuta d’arresto, in particolare su vasche medio-piccole. Discorso diverso per quanto riguarda acquari da 500 litri in su, ambito in cui rimangono una valida scelta, considerando l’enorme costo di sistemi di illuminazione a LED in grado di offrire pari prestazioni. Nonostante questo declino, le HQI restano un ottimo sistema di illuminazione, economico e dai risultati certi. Peraltro di recente sono state immesse sul mercato lampade dal costo più contenuto, di ottima qualità e fattura, con costi spesso inferiori del 70% rispetto ai modelli “di marca”. Un ottimo esempio è costituito dalle lampade Plusrite disponibili nei formati 70, 150, 250 e 400 watt, con temperature di colore di 10000, 14000 o 20000 kelvin.

Ad oggi la miglior configurazione possibile per le lampade HQI è rappresentata dai riflettori Lumenarc che garantiscono una perfetta distribuzione e stratificazione della luce emessa dal bulbo. Personalmente consiglio di associare a questo riflettore un ballast altrettanto eccellente, a tale riguardo mi sento di consigliare i Lumatek, a mio avviso i migliori disponibili. Questi ballast dall’accattivante colore viola sono realizzati con i più alti standard costruttivi, inoltre dispongono della funzione super-lumen in grado di aumentare del 10% la resa luminosa, chiaramente a scapito della durata della lampada.

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Vediamo in breve pro e contro delle HQI:

PRO:

– ottima resa luminosa

– sorgente puntiforme, luce dall’aspetto naturale con riverbero spettacolare

– costi di esercizio e manutenzione bassi

– disponibili molte plafoniere di seconda mano a basso prezzo

CONTRO:

– emissione di luce a 360°, necessita di riflettore

– temperatura di esercizio molto alta

– dopo lo spegnimento necessita di raffreddare prima di poter essere accesa nuovamente

– vita operativa di 6/8 mesi