ZEOvit (zeolite)

Dosaggio: 1 litro per 400 litri di acqua della vasca

Conservazione: al riparo da umidità

ZEOvit è la zeolite distribuita dalla Korallen-Zucht appositamente studiata per il metodo Zeovit.

La zeolite rappresenta il cuore molti sistemi a moltiplicazione batterica, fisicamente è un minerale di origine naturale composto da atomi di alluminio e silicio disposti in una struttura simmetrica altamente porosa. Questa caratteristica rende la zeolite un ottimo filtro molecolare, in grado di legare numerosi composti sia organici che inorganici, inoltre rappresenta un supporto ottimale per l’insediamento delle colonie batteriche. La zeolite viene pertanto definita materiale adsorbente, cioè sottrae dall’acqua sostanze indesideratzeovitautomaticproducte, con una particolare affinità per i composti a base di azoto.

La zeolite deve essere utilizzata in un apposito reattore che permette di regolare con precisione il flusso attraverso il materiale, inducendo un passaggio forzato di acqua dal basso verso l’alto. Inoltre il reattore permette il cosiddetto “scrollamento” tramite apposita maniglia. L’utilizzo risulta fondamentale in molti metodi a riproduzione batterica ma apporta grandi benefici anche in vasche g
estite con metodo berlinese, poiché rimuove efficacemente l’ammoniaca e svariati composti nocivi.

Per quanto concerne ZEOvit, il dosaggio è di 1 litro di zeolite per 400 litri di acqua, con un passaggio massimo di acqua nel reattore di 400 litri/ora.

Vediamo più dettagliatamente cosa avviene all’interno del nostro reattore di zeolite. La pompa dedicata introduce l’acqua della vasca nella colonna dove si trova la zeolite e il primo fenomeno che ha luogo è quello dell’adsorbimento, ossia i composti come l’ammoniaca vengono letteralmente catturati e sequestrati. In secondo luogo si ha l’azione delle colonie di batteri insediate sulla zeolite che provvederanno a metabolizzare i fosfati e i composti azotati. Per approfondire i cicli di fosforo e azoto rimando agli articoli dedicati.

Abbiamo visto che la zeolite diventa un supporto per le colonie batteriche, in maniera simile a ciò che si verifica sulle normali rocce vive. Il continuo proliferare delle colonie tende tuttavia a rivestire i singoli sassi di zeolite, isolandoli dall’ambiente e rendendo impossibile l’azione di adsorbimento. Per ovviare a questo inconveniente si scuote (scrolla) ciclicamente la zeolite tramite l’apposita maniglia collocata sul reattore, lo strusciamento dei sassi l’uno contro l’altro ne consente la pulizia, con conseguente liberazione in acqua del film batterico.

A seguito dello scrollamento la zeolite ritrova la sua funzionalità di adsorbente e riduce rapidamente le concentrazioni di composti azotati, appare quindi chiaro che la frequenza e l’intensità delle scrollate sono determinanti per variare l’equilibrio trofico della vasca. Per dirla in maniera più semplice più si scrolla e più si smagrisce la vasca, se si eccede il rischio è di ridurre troppo i nutrienti con conseguente sofferenza dei coralli.

Un interessante effetto secondario dello scrollamento è il rilascio di grandi quantità di batteri che rappresentano un’ottima fonte di cibo per i coralli. Il resto di questi batteri rilasciati in acqua e contenenti fosfati e composti azotati, vengono schiumati e rappresentano la via preferenziale per l’eliminazione diretta di sostanze di scarto.

La zeolite ha una vita utile massima di circa 3 mesi, trascorsi i quali deve essere sostituita, tuttavia in metodi di gestione in cui è particolarmente sollecitata si consiglia di sostituirla con cadenza mensile, per garantire la massima efficacia. Nella procedura di sostituzione è fortemente raccomandabile lasciare sul fondo del reattore un 5-10% della vecchia zeolite per facilitare la colonizzazione di quella nuova da parte dei batteri. Contestualmente alla sostituzione della zeolite, risulta altresì utile dosare ZeoBak (1 goccia/100 litri) o altro integratore di batteri secondo il protocollo.

Termino con una piccola nota: la zeolite ha una discreta affinità anche per alcuni oligoelementi e per i carbonati, in particolare nei primi giorni dopo il cambio della zeolite si può osservare una lieve flessione nei valori di KH.