Il bromo è un elemento appartenente al gruppo degli alogeni. La sua concentrazione in acqua marina si attesta su valori di circa 65 mg/l, piuttosto elevata ma che colloca tuttavia il bromo fra gli oligoelementi. Analizzando l’acqua marina naturale, il bromo è addirittura al settimo posto per concentrazione, eppure risulta del tutto ignorato dalla maggior parte degli acquariofili.

bromo

I coralli duri utilizzano il bromo in due differenti meccanismi, in primo luogo per la sintesi di cromoproteine protettive e secondariamente nella deposizione del proprio scheletro calcareo, sotto forma di sodio bromuro. Inoltre le zooxantelle necessitano di piccole quantità di bromo per la sintesi di enzimi coinvolti nella fotosintesi. Da sottolineare anche il caso di dendronephthya sp. un corallo molle azooxantellato che utilizza massicce quantità di bromo, necessario per la sintesi delle tossine con cui cattura e paralizza lo zooplancton di cui si nutre.

Per quanto concerne il miglioramento della colorazione dei coralli, il ruolo del bromo non è del tutto chiaro: alcuni studi in vitro hanno dimostrato che il bromo agisce come agente riducente sulle cromoproteine, durante il processo di sintesi infatti modifica alcuni amminoacidi, favorendo il corretto ripiegamento della proteina. Altri studi hanno evidenziato che il bromo si trova anche localizzato a livello del nucleo cellulare, dove sembra avere un ruolo nella regolazione della trascrizione del DNA.

Alla luce di quanto appena discusso appare chiaro che il consumo netto di boro in acquario è piuttosto limitato anche in vasche molto popolate. Tuttavia bisogna considerare che l’assorbimento da parte dei coralli risulta piuttosto complesso ed avviene con meccanismi fortemente dipendenti dalla disponibilità di bromo in acqua, pertanto concentrazioni anche di poco inferiori alla media, possono ridurre drasticamente la quota di bromo che i coralli sono in grado di assorbire.

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Come già accennato per altri oligoelementi, il reintegro bel bromo in acquari con gestioni base è spesso superfluo o meglio non fornisce risultati apprezzabili ed è quindi sufficiente affidarsi a cambi di acqua regolari. Una eventuale scarsa disponibilità di boro non risulta assolutamente dannosa per i coralli, a meno di non prendere in considerazione valori estremamente bassi, peraltro difficilmente raggiungibili.

Per quanto concerne invece gestioni avanzate, il cui obiettivo è il raggiungimento di ottime colorazioni, l’integrazione di bromo è in grado di produrre buone risposte su svariare specie di acropora. Personalmente alcuni anni fa ho potuto seguire una prova condotta da un caro amico con il dosaggio quotidiano di potassio bromuro per circa sei mesi, senza altre variazioni apprezzabili nella gestione della vasca. Nell’immediato abbiamo constatato un massiccio aumento delle fluorescenze dei coralli ed in generale un marcato viraggio dei colori verso toni che definirei più metallici, ossia un cospicuo aumento della brillantezza dei colori. Parallelamente si è osservato anche un aumento dei ratei di crescita, sebbene le nuove crescite fossero piuttosto fragili, presumibilmente per una scarsità di stronzio.

granulosa

In conclusione vorrei lasciare alcuni suggerimenti a chi volesse intraprendere l’integrazione di questo elemento: purtroppo in commercio non si trovano integratori dedicati esclusivamente al bromo, tuttavia è molto semplice preparare una soluzione fatta in casa. In commercio possiamo trovare facilmente sia potassio bromuro che sodio bromuro, consiglio di utilizzare il sodio bromuro, per il semplice fatto che ha un migliore indice di solubilità in acqua. Nell’impossibilità di misurare in maniera attendibile la concentrazione presente nel nostro acquario, è bene iniziare con dosaggi minimi per aumentare via via che iniziamo ad osservare reazioni sugli animali.

A titolo indicativo possiamo preparare una soluzione con 2,75 grammi di sodio bromuro disciolti in 100 ml di acqua bi-distillata. Dosando una volta al giorno 1 goccia (0.03 ml) di questa soluzione in 100 litri di acqua, apportiamo circa 1 mg/l di bromo, dose sufficiente a supplire al consumo giornaliero medio di una vasca ben popolata.

Una seconda alternativa molto valida per il reintegro del bromo è l’uso di integratori multi-elemento in grado di apportare contemporaneamente più elementi con un solo dosaggio. Ad esempio il KZ Kaliumjodid-fluor-brom, già citato nell’articolo riguardante lo iodio.

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